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FAQ

IL GATTO CHE NON URINA « Indietro

Esiste una sindrome delle basse vie urinarie del gatto, denominata FLUTD ( Feline Lower Urinary Tract Disease), che si manifesta con difficoltà ad urinare, per ostruzione dell'uretra, il condotto che porta l'urina dalla vescica verso l'esterno. Ad ostruirla possono essere piccoli cristalli o calcoli di piccole dimensioni o altro materiale che forma un tappo che occlude l'uretra.

Il gatto va ripetutamente nella cassettina, spesso riuscendo a fare solo poche gocce di urina, con dolore. Oppure perde goccioline di urina, anche con sangue, al di fuori della cassettina e spesso si lecca a lungo i genitali per il fastidio che prova.

E' una sindrome molto complessa, che riconosce più fattori che possono contribuire a determinarla : fattori dietetici, genetici, traumi, batteri e fattori ambientali stressanti che perdurano nel tempo. I sintomi che si riscontrano vanno dalla difficoltà di urinazione ( spesso confusa con la stitichezza per la lunga permanenza sulla lettiera), dolore (lamenti e vocalizzazioni durante i tentativi non produttivi di urinazione), vomito e abbattimento nella fasi più avanzate.

Consigliamo di contattare subito un veterinario, prima che si possano verificare gravi conseguenze per il ristagno delle urine ( danno renale irreversibile). la diagnosi in genere è semplice, dalla visita e dall'anamnesi si può rapidamente capire che si tratta di questa sindrome. Vanno eseguiti esami del sangue e delle urine con lettura del sedimento per vedere sia le eventuali complicazioni renali sia eventuali malattie predisponenti e concomitanti.

La terapia prevede l'applicazione di un catetere vescicale permanente per permettere all'urina di uscire liberamente e di poter eseguire lavaggi vescicali. Andranno trattate le eventuali complicazioni renali, se presenti, con fluidoterapia e le possibili cause predisponenti. In ogni caso sarà opportuno introdurre un nuovo regime dietetico con l'utilizzo di diete appositamente studiate per questa frequente patologia.

La terapia medica e dietetica non sempre può essere sufficiente ad impedire recidive. In questi casi è consigliabile effettuare un intervento chirurgico correttivo ( uretrostomia) che permette la risoluzione del problema per l'eliminazione permanente degli eventuali tappi o calcolini che si formano.